Arrivo a Casablanca
Il primo giorno è quello ricco di adrenalina. La voglia di partire è tantissima e la strada che separa casa mia da Malpensa viene divorata in un baleno. Il tempo scorre veloce pensando alle persone che incontrerai; cerchi di farti un'idea di chi sono, come ti troverai con loro, se saranno simpatici o meno.
Arrivo a Malpensa e parcheggio come abitudine al Park To Fly.
La navetta mi porta al Terminal 1 dove ho appuntamento con gli altri ragazzi del gruppo che partono da Milano come me. Visto che è quasi mezzogiorno mangio qualcosa, mi prendo una pasta al pomodoro e un trancio di pizza; non mangerò cibi italiani per almeno due settimane quindi mi riempio per bene e mi bevo anche un caffè, cosa che faccio di rado.
All'ora stabilita mi trovo davanti allo sportello Gruppi e vedo il cartello di "Viaggi Avventure Nel Mondo". Consegno la ricevuta di pagamento e mi vengono consegnati i biglietti dell'aereo.
Sono il primo, ma poco dopo arrivano alla spicciolata gli altri del gruppo. Facciamo subito conoscenza e noto con piacere che siamo tutti più o meno coetanei.
Ci imbarchiamo, e dopo un volo tranquillo di circa quattro ore atterriamo a Casablanca. Attendiamo quindi la seconda parte del gruppo che è partita da Fiumicino. Dopo circa una mezzoretta li vediamo arrivare. Presentazioni di rito e passiamo i controlli del passaporto.
Due navette ci portano a quello che sarà il nostro primo alloggio. Un albergo situato a circa un paio di chilometri dalla Moschea di Hassan II. Mangiamo qualcosa e visto che ormai è tardi decidiamo di fare due passi verso la moschea. Il tempo è incerto e quindi ci muniamo di giacca a vento. Saggia decisione visto che da li a poco si sarebbe messo a diluviare. Casablanca è una città molto decadente e il progresso l'ha peggiorata. Di notte è anche abbastanza pericolosa, per fortuna eravamo un gruppo di venti persone e quindi nessuno si è avvicinato. Arriviamo alla moschea che sta venendo giù come Dio la manda. Diamo un'occhiata e decidiamo di tornare indietro.
Arriviamo in albergo, doccia e a dormire. La cosa bella del Marocco è che ovunque i letti sono molto duri, come piace a me. Mi addormento non appena poggio la testa sul cuscino.
La mattina dopo, abbondante colazione e ci prepariamo per il tour. Conosciamo i due autisti che ci accompagneranno per tutto il resto del viaggio: Fuet e il mitico Madj, un ragazzone di quasi due metri per cento e passa chili ma buono come il pane.
Prima meta: visita della Moschea di Hassan II. Penso una delle poche cose belle da vedere a Casablanca. La moschea è di recente fabbricazione ed è stata innaugurata solo nel 1993. E' la terza al mondo per dimensioni. Scendiamo anche nell'hammam che non è ancora aperto al pubblico. Davvero uno spettacolo, anche se a dire la verità è ben altro che voglio vedere del Marocco. Finita la visita saliamo sui pulmini e partiamo in direzione Rabat.